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Materie prime: aumenti costanti con carenze approvvigionamenti. Previsioni per il 2022

 

Perdurano le difficoltà di approvvigionamento di materiali, che si protraggono ormai da oltre 18 mesi, e che si ripercuotono in maniera significativa sulle tempistiche di evasione degli ordinativi stipulati.
In particolare, sui prodotti di nostra fabbricazione, incidono tre tipologie di materiali: i componenti ferrosi, quelli chimici, e i materiali di processo, con ordinativi effettuati nell'anno 2021 che vedono tempistiche di sdoganamento superiori all'anno.
Operatori e fonti di settore fanno trapelare un cauto ottimismo ravvisando un possibile miglioramento della disponibilità dei sopra citati materiali nel secondo semestre del 2022, con una conseguente seppure lenta regolarizzazione delle tempistiche di consegna. Ciononostante si tratta di notizie non suffragate da basi certe, per le quali non vi è alcuna evidenza e sulle quali pesa la grave e ulteriore incertezza dettata dal conflitto in Ucraina.
Per maggiori approfondimenti riportiamo a seguire il comunicato pubblicato dall'Unicmi in data 8 Aprile 2022:

L'Ufficio Studi Economici Unicmi ha recentemente aggiornato l'osservatorio prezzi materie prime dedicato alla divisione AIPPEG – Pannelli Metallici di Tamponamento e Copertura, registrando aumenti mensili costanti delle materie prime, riscontrati anche dalla rilevazione realizzata presso i principali operatori del comparto e confermati dai più recenti dati rilasciati dagli organismi di elaborazione statistica del settore.

In particolare va sottolineato l'aumento del prezzo dell'acciaio preverniciato del corrente trimestre, che continuerà anche per il prossimo, addirittura con cadenze mensili, rendendo impossibile formulare quotazioni per consegne materiali nei mesi di Giugno, Luglio ed a seguire.

Una dinamica che si osserva non solo nei prodotti siderurgici, ma anche in altri materiali di primaria importanza per il settore, come, ad esempio, le schiume poliuretaniche e lane minerali, che nello stesso periodo hanno mostrato importanti incrementi di valore.

Purtroppo da tutti gli analisti economici è ipotizzato un outlook prossimo futuro in cui i dati sono in continua evoluzione, il trend sembra destinato ad aumentare per i prossimi mesi ed è e sarà fortemente condizionato anche dall'evolversi degli scenari internazionali.

Altro elemento di forte preoccupazione emerso dall'indagine presso gli operatori del comparto riguarda il perdurare della scarsità di disponibilità delle materie prime che sta condizionando tutto il settore dell'edilizia.

Tutto questo non solo si riflette su un inevitabile drastico accorciamento della validità dei listini prezzi proposti dalle imprese del settore, che arrivano inevitabilmente a modifiche anche mensili e con brevissime validità, ma rischia anche e soprattutto di avere forti ripercussioni sullo sviluppo dei cantieri in atto e sull'avvio di quelli futuri, andando a impattare negativamente sui piani di ripresa dei Paesi Europei (PNRR in Italia) e sulla loro attuazione.

Unicmi per questo rinnova l'invito alle stazioni appaltanti pubbliche e private ad applicare ai contratti la clausola di revisione prezzi così come indicato dall'Anac, che l'ha inserita nell'ultimo aggiornamento del modello di bando – tipo, in attuazione del Dl Sostegni ter in vigore dal 27 gennaio 2022.

 

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